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Alla Madonna delle Cime sul Corno Zuccone (1458 m) da Reggetto di Vedeseta in Val Taleggio il 14 maggio 2017 PERCORSO: Reggetto di Vedeseta in Val Taleggio (950 m) > Sentiero 152 >Corno Zuccone (1458 m) con ritorno sul medesimo percorso. Km, 3,74, dislivello positivo 476 m, negativo – 490 m, facile (E) fino alla bocchetta del Corno, impegnativo ma non difficile solo nel tratto finale (pochi passaggi su facili roccette dov’è richiesto l’uso delle mani). La salita fattibile in circa un'ora e mezza, per la discesa basta meno di un'ora. No acqua, no appoggi se non a Reggetto, punto di partenza-arrivo, da privati disponibili. Ritorno in solitaria sul Corno Zuccone (la sesta volta che ci salgo) , in escursione mattutina in solitaria. Bella giornata alla partenza, ma poi presto le nuvole copriranno le cime dei monti circostanti con bei nuvoloni ! Raggiungo, in Val Taleggio, Reggetto, frazione di Vedeseta (950 m). Parcheggiata l’auto nella piazzuola davanti alla bella fontana-lavatoio, seguendo le indicazioni di piccoli cartelli ‘Torre degli Alpini’ -‘Madonna delle Cime’ e del segnavia 152 del CAI, salita una stradetta asfaltata, passato davanti ad una fontana in disuso datata 1700, devio un momento sulla stradetta di sinistra andando a vedere il Roccolo cilindrico di Reggetto, oggi chiamato ‘Torre degli Alpini’. Poi rientro nella stradetta per breve tratto fino a deviare decisamente a destra imboccando il sentiero 152 che sale nel bosco. Sosto un attimo alla prima baita che incontro, entrando nel prato antistante con bella vista verso Cancervo-Venturosa e verso il nostro Corno Zuccone, attraversando verdi prati dove s’innalza un bell’esemplare di pino cembro che si erge altissimo e maestoso. Seguo poi il sentiero incuneato tra muri a secco, sbucando poco dopo in un pascolo, dove compare il Resegone, però già coperto di nuvole, risalgo il bordo del prato e, arrivato in cima, tengo il sentiero di sinistra. Cammino in costante comoda salita sul sentiero ricoperto di foglie secche prima fra boschi di carpini neri e betulle poi in prevalente faggeta. Rilassante e tonificante camminare nel bosco, nell’assoluto silenzio, interrotto a tratti solo dal canto degli uccelli. Cammino, scatto foto, salgo in tutta tranquillità, godendomi la quiete e l’aria pura dei boschi. Giunto alla bocchetta del Corno, lasciato il sentiero 152 che prosegue dritto, devio decisamente a destra, seguendo l’indicazione con freccia rossa per il Corno Zoccone, uscendo dal bosco, proprio dirimpetto alle scoscese pareti rocciose del Corno. Il sentierino si impenna con decisione man mano si sale, inerpicandosi su ripide balze erbose fino ad arrivare ad un piccolo colletto con cocuzzolo panoramico adiacente. La traccia ora risale la dorsale panoramica sulla Val Taleggio, i suoi monti ed oltre. Raggiungo, risalendo la cresta, dopo pochi minuti la bianca-azzurra Madonna delle Cime, costruita con le lamiere raccolte dopo i bombardamenti alle fabbriche di Dalmine, sulla vetta del Corno Zuccone a 1458 m, posta dagli Amici di Taleggio il 16 agosto 1984. Panorama mozzafiato ,anche se le nuvole ricoprono le cime più alte, sulla Val Taleggio, le sue cime ed oltre, verso l’Alben, il Resegone, le Grigne. Mi godo lo spettacolo, e i click non si contano. Scendo poi con attenzione in cresta e nel tratto ripido fino alla bocchetta del Corno. Ripercorro in tutta tranquillità il sentiero 152 che mi riporta a Reggetto, la bella frazioncina di Vedeseta. Rientro quindi, contento del bel percorso compiuto, alla piazzuola dove ho parcheggiato l’auto, volgendo un ultimo sguardo al Corno Zuccone. Bella, facile, breve escursione, indicata anche a chi ha poco tempo a disposizione, su misura per una escursioncina di mezza giornata, mattutina o pomeridiana. |
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